Volare è passione e vocazione, che riempie di sè una vita.
Adolf Galland
La morte di Italo Balbo
DOCUMENTI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
29 giugno 1940
La Regia Aeronautica in memoria di Italo Balbo
Il Maresciallo dell'Aria ITALO BALBO è caduto in combattimento nel settore più tormentato della regione Libica, di quella, regione che Egli aveva tanto amata e resa feconda in pace e di cui con indomita energia aveva assunto la suprema difesa in guerra.
E caduto quando con spirito veggente vedeva prossima la vittoria e si preparava a scagliare oltre i confini le sue valorose truppe ed i suoi possenti stormi, che con l'esempio e l'ardore aveva forgiato ai più ardui cimenti.
Egli è stato per noi esempio luminoso di fede ed audacia, il Capo indimenticabile che, agli ordini del DUCE, ci ha dato la nuova coscienza aviatoria ed ha affermato nel mondo con le sue crociere. e le sue epiche gesta il valore della nostra Arma.
Camerati, nella fierezza del nostro dolore serriamo i ranghi ed eleviamo le insegne col ferreo proponimento di renderci degni della sua memoria e di centuplicare le nostre energie per le maggiori fortune dell'Aeronautica e le glorie della Patria.
p. Il Ministro: PRICOLO
29 giugno 1940
Elenco dei caduti con Italo Balbo
L'equipaggio dell'apparecchio del Maresciallo Balbo, che con lui trovò gloriosa morte nel cielo di Tobruch, era composto dal maggiore A.A. pilota Ottavio Frailich; capitano A.A. motorista Gino Capannini; maresciallo A.A. radiotelegrafista Giuseppe Berti.
Con lo stesso apparecchio erano diretti per ragioni di servizio a Tobruch, e gloriosamente perirono, il Console generale Enrico Caretti, segretario federale di Tripoli; il maggiore di fanteria di complemento Claudio Brunelli, direttore generale dell’E.T.A.L. di Tripoli; il capitano d'artiglieria di complemento Nello Quilici, direttore del “Corriere .Padano”; il tenente degli alpini di complemento Lino Balbo, segretario federale di Ferrara; il tenente A.A. di complemento Gino Florio.
Tripoli, 1° luglio 1940. Momenti del solenne trasporto da Tobruch delle salme di Italo Balbo, Ottavio Fraili, Gino Capannini, Giuseppe Berti, Enrico Caretti, Claudio Brunelli, Nello Quillici, Lino Balbo, Gino Florio.
(Credito Archivio Centrale dello Stato)