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Teheran 5

Lend Lease piloti sovietici in Persia per la consegna di velivoli



Seconda seduta della conferenza

dei capi di governo dell'URSS, Stati Uniti e Gran Bretagna

29 novembre 1943

 

Inizio alle ore 16, termine alle ore 19,40.

 

Roosevelt Io non so che cosa sia avvenuto stamattina alla riunione dei militari. Perciò propongo che il maresciallo Voroscilov, il generale Brooke e il generale Marshall ci riferi­scano sui loro lavori.

 

 

Stalin Sono d'accordo, ma sembra che i militari non ab­biano terminato.

 

 

Churchill Penso che sia tuttavia utile ascoltarli.

 

 

Brooke La nostra riunione di oggi non è finita. In primo luogo abbiamo esaminato le operazioni belliche possibili e il loro coordinamento. Abbiamo esaminato l'operazione Overlord e tutte le conseguenze da essa derivanti. Abbiamo prestato at­tenzione a quanto tempo intercorre a partire da oggi sino al periodo stabilito per l'operazione Overlord; abbiamo preso in considerazione il fatto che se non intraprenderemo operazioni attive nel Mediterraneo in questo lasso di tempo precedente all'attuazione dell’Overlord, daremmo ai tedeschi la possibilità di trasferire le loro truppe sul fronte sovietico-tedesco o di trasferirle a occidente, allo scopo di contrapporle all’Overlord. Abbiamo considerato la possibilità di continuare le nostre ope­razioni in Italia, dove teniamo impegnate divisioni tedesche e dove sono concentrati forti contingenti nostri. Abbiamo: poi rivolto la nostra attenzione a oriente e abbiamo esaminato la questione se sia auspicabile l'entrata della Turchia in guerra e quali conseguenze ciò possa avere, nel senso di aiutarci a con­durre la guerra e di aprire i Dardanelli per l'approvvigiona­mento dell'Unione Sovietica, nonché per aprire la via dei Balcani. Abbiamo esaminato le operazioni possibili nella Fran­cia meridionale combinabili con l’operazione Overlord. Il capo di stato maggiore delle forze aeree britanniche ha fatto una rassegna delle operazioni delle forze aeree anglo-americane con­tro la Germania e ha dimostrato la ripercussione avuta da queste operazioni sull’andamento generale della guerra. Il generale Marshall ha comunicato le cifre riguardanti il concentramento di forze americane in Inghilterra, e ha esposto come le truppe britanniche stiano preparandosi per passare dalla difensiva all'offensiva. È stata studiata anche la questione dell'operazione Overlord. Il maresciallo Voroscilov ha posto alcuni quesiti cui abbiamo cercato di dare risposta. Inoltre il maresciallo Vo­roscilov ha esposto il punto di vista, espresso ieri dal maresciallo Stalin alla riunione, in riferimento alle operazioni che devono essere intraprese l’anno prossimo. Ecco approssimativamente tutto ciò che abbiamo avuto il tempo di esaminare nella nostra seduta mattutina.

Forse il generale Marshall ha qualcosa da aggiungere alla mia informazione?

 

 

Marshall Mi resta poco da aggiungere a quanto detto dal generale Brooke. Egli ha fatto un'informazione sufficiente­mente dettagliata. Per gli americani il problema non sono le risorse umane, ma il tonnellaggio, i mezzi speciali da sbarco, e l’esistenza di basi aeree in una zona abbastanza vicina a quella delle operazioni. Quando parlo di mezzi di sbarco, intendo bastimenti speciali che possano trasportare sino a quaranta carri armati o automezzi. Ed è proprio la quantità di questi bastimenti che è limitata. Il trasferimento in Inghilterra di truppe americane, degli equipaggiamenti e delle munizioni av­viene secondo il piano. In Inghilterra è stato già trasportato un milione di tonnellate di ogni tipo di equipaggiamento. Ma il fattore che ci limita sono, come prima, i mezzi di sbarco. Abbiamo un piano di produzione dei mezzi di sbarco che è stato ampliato sia negli Stati Uniti che in Inghilterra. La produzione dei mezzi di sbarco verrà accelerata per aumentarne la quan­tità in vista dell'invasione attraverso la Manica e per le opera­zioni nel mar Mediterraneo. In breve, la preparazione all’ope­razione Overlord avviene secondo il piano, per quanto riguarda le risorse di materiali e di uomini. Il problema è principalmente il trasporto e la distribuzione dei mezzi di sbarco. Come ha chiarito il generale Brooke, dall'Italia sono state già spostate alcune divisioni.

 

 

Voroscilov Le informazioni dei generali Brooke e Mar­shall corrispondono alla conversazione da noi avuta stamattina. lo chiedevo di precisare a che punto fosse la preparazione tec­nica per l’operazione Overlord e a ciò si è risposto così come ora ha fatto il generale Marshall. Noi non abbiamo cercato di precisare i tempi dell’Overlord e tutti i dettagli connessi a questa operazione, supponendo che a tali questioni potrà de­dicarsi la nostra successiva riunione, se essa avrà luogo.

 

 

Stalin Se possibile, vorrei avere risposta alla domanda: chi sarà il comandante dell'operazione Overlord.

 

 

Roosevelt Questo non è stato ancora deciso.

 

 

Stalin Allora l’operazione Overlord non approderà a nulla. Chi porta la responsabilità morale e militare della preparazione e del compimento dell’operazione Overlord? Se ciò non è noto, allora l’operazione Overlord serve soltanto come oggetto di conversazione.

 

 

Roosevelt Il generale inglese Morgan ha la responsabilità della preparazione dell’operazione Overlord.

 

 

Stalin Chi ha la responsabilità della condotta dell’opera­zione Overlord?

 

 

Roosevelt Noi conosciamo tutti coloro che parteciperan­no alla realizzazione dell’operazione Overlord, ad eccezione del comandante in capo dell'operazione.

 

 

Stalin Può accadere che il generale Morgan consideri l'operazione già a punto ma che dopo la designazione del comandante responsabile della realizzazione dell'operazione quest’ultimo ritenga che l’operazione non sia ancora finita. Deve essere un solo uomo a rispondere sia della preparazione che della condotta dell'operazione.

 

 

Churchill Al generale Morgan sono stati affidati i prepa­rativi preliminari.

 

 

Stalin Chi ha dato quest’incarico al generale Morgan?

 

 

Churchill Alcuni mesi fa il generale Morgan ha ricevuto, questo incarico dallo stato maggiore unificato anglo-americano con l'accordo del presidente e mio. Il generale Morgan è stato incaricato di condurre la preparazione dell’operazione Overlord insieme agli stati maggiori americano e britannico, ma il co­mandante in capo non è stato ancora nominato. Il governo britannico si è dichiarato pronto a porre le sue forze sotto il comando di un comandante in capo americano nell’operazione Overlord, giacché gli Stati Uniti hanno la responsabilità del concentramento e dell’integrazione delle truppe ed hanno la preponderanza numerica. D’altra parte, il governo britannico ha proposto di nominare un comandante in capo britannico per le operazioni nel Mediterraneo, dove gli inglesi hanno la preponderanza numerica come truppe. La questione della no­mina del comandante in capo non può essere decisa in una riunione allargata come quella odierna. Questa questione deve essere decisa dai tre capi di governo, da soli. Come mi ha detto ora il presidente — ed io lo confermo — la decisione sulla nomina del comandante in capo dipenderà dai colloqui che noi terremo qui.

 

 

Stalin Voglio dire, per essere chiaro, che i russi non pretendono di partecipare alla nomina del comandante in capo: ma i russi vorrebbero sapere chi sarà il comandante. I russi vorrebbero che questi fosse nominato al più presto e che ri­spondesse sia della preparazione che della condotta dell’opera­zione Overlord.

 

 

Churchill Siamo pienamente d'accordo con quanto ha detto il maresciallo Stalin e penso che il presidente sia d'accordo con me sul fatto che tra due settimane nomineremo il coman­dante in capo e renderemo noto il suo nome. Uno dei com­piti della conferenza è anche la nomina del comandante in capo.

 

 

Stalin Circa le comunicazioni di Brooke e Marshall non ho domande.

 

 

Churchill Sono un poco preoccupato della quantità e della complessità dei problemi che ci stanno di fronte. Questa riunione è unica nel suo genere. Su questa riunione ripongono le loro speranze e appuntano i loro sguardi milioni di uomini ed io desidero molto che noi non ci separiamo sino a quando non avremo raggiunto un accordo sulle questioni politiche e militari, la cui soluzione ci è stata affidata. Oggi io ho inten­zione di indicare alcuni punti che richiedono di essere studiati in una sottocommissione. Io e lo stato maggiore britannico abbiamo studiato a lungo la situazione nel Mediterraneo, dove abbiamo un esercito di notevoli proporzioni. Noi vogliamo che questa esercito conduca là una attiva lotta per tutto l'anno e che sia indipendente da fattori che lo costringerebbero all’ina­zione. A questo proposito chiediamo che i nostri alleati russi esaminino tutto questo problema e le diverse alternative che noi proponiamo loro in rapporto al migliore impiego delle no­stre forze presenti nella zona del Mediterraneo.

 

Vi sono tre questioni che è necessario studiare in dettaglio.

La prima di queste riguarda naturalmente l'aiuto che si potrà recare all’operazione Overlord impiegando le forze che si trovano nella zona del Mediterraneo. Si tratta di vedere quali
dimensioni devono assumere le operazioni, che devono essere intraprese nella Francia meridionale, partendo dall’Italia settentrionale. Di questo abbiamo parlato ieri io e il presidente.
Non penso che la questione sia stata sufficientemente studiata per prendere una decisione definitiva. Io gradirei che essa venisse studiata dai nostri stati maggiori dal punto di vista
dei suoi limiti nel tempo. A questo proposito il maresciallo Stalin ha giustamente sottolineato l'importanza dell'operazione di aggiramento nella Francia meridionale. I tempi hanno importanza. Se in un punto saranno iniziate le operazioni con forze minori, e in un secondo punto con altre maggiori, la prima operazione farà fiasco. I nostri stati maggiori devono esaminare le operazioni sul piú vasto piano. Vorrei avere nel Mediterraneo una quantità sufficiente di mezzi di sbarco per trasportare due divisioni. Con la presenza di queste forze — due divisioni — avremmo la possibilità di intraprendere un’ope­razione allo scopo di aiutare l'avanzata delle truppe anglo­americane lungo la penisola italiana per distruggere le forze dell'avversario che là si trovano. Vi è un’altra possibilità di impiegare queste forze. Esse basterebbero ad occupare l'isola di Rodi nel caso la Turchia entrasse in guerra. La terza possi­bilità di impiego di queste forze consiste — con deduzione delle perdite — nell’essere utilizzate fra sei mesi per appoggiare l’operazione Overlord nella Francia meridionale. Nessuna di queste possibilità è esclusa. Ma la questione tempo è impor­tante. Utilizzare queste due divisioni, indipendentemente da quale delle tre sopraelencate operazioni saranno attuate nella zona del Mediterraneo, non può essere fatto senza provocare il rinvio dell’operazione Overlord o lo storno di una parte dei mezzi di sbarco dalla zona dell’oceano Indiano. Qui sta il nostro dilemma. Per decidere quale via scegliere, deside­riamo ascoltare il punto di vista del maresciallo Stalin a pro­posito della situazione strategica generale, giacché l’esperienza bellica dei nostri alleati russi desta la nostra ammirazione ed il nostro entusiasmo. Proporrei che lo studio della questione da me posta sia proseguito domani dalla nostra commissione militare.

 

L’altro problema di cui voglio parlare, ha un carattere piuttosto politico che militare, poiché le forze militari che noi abbiamo intenzione di dedicare alla sua soluzione sono insigni­ficanti. Si tratta dei Balcani. Nei Balcani vi sono ventun divi­sioni tedesche e oltre ciò truppe di presidio. Di queste ventun divisioni, cinquantaquattromila uomini sono concentrati nelle isole dell'Egeo. Oltre ciò, nei Balcani non vi sono meno di dodici divisioni bulgare. In tutto nei Balcani si contano quaran­tadue divisioni dell’avversario. Se la Turchia entrasse in guerra,

allora i bulgari sarebbero costretti a portare le loro truppe sul fronte della Tracia contro la Turchia. Ciò aggraverà il pericolo che minaccia le divisioni tedesche che si trovano nei Balcani. Ho addotto queste cifre per dimostrare l'enorme portata di questo fattore nei Balcani, dove non prevediamo d'inviare le nostre divisioni regolari e dove prevediamo di limitarci sol­tanto ad incursioni di reparti combinati. Non abbiamo sui Bal­cani né interessi né mire ambiziose. Tutto ciò che vogliamo fare è incatenare le ventun divisioni tedesche nei Balcani e, nella misura delle possibilità, distruggerle. Perciò propongo che oggi si tenga un incontro dei due ministri degli affari esteri e di un rappresentante designato dal presidente per discutere l'aspetto politico della questione. Noi aspiriamo a lavorare in buona armonia coi nostri alleati russi. Se vi saranno difficoltà, allora si potrà chiarirle in una riunione ristretta. Le questioni militari potranno essere discusse più tardi.

 

Ora passo all'altra questione, quella della Turchia. Noi in­glesi siamo alleati della Turchia e ci siamo assunti la responsa­bilità di far di tutto per persuaderla o costringerla a entrare in guerra prima di Natale. Se il presidente desidera associarsi alla nostra idea o assumersi il ruolo dirigente, ciò sarà per noi accettabile, ma avremo bisogno di tutto l'aiuto da parte del maresciallo Stalin per attuare la decisione presa alla Conferenza di Mosca. A nome del governo britannico posso dire di essere pronto ad avvertire la Turchia che se essa non accetterà la proposta di entrare in guerra, ciò potrà avere serie conseguenze politiche per la Turchia e si rifletterà sui suoi diritti sul Bosforo e i Dardanelli. Stamattina la commissione militare for­mata dai nostri generali ha discusso l’aspetto militare del pro­blema turco, ma il problema della Turchia è un problema piuttosto politico che militare. Noi pensiamo di destinare non più di due-tre divisioni per le operazioni nella zona della Turchia nel caso della sua entrata in guerra, senza contare le forze aeree che pure saranno a ciò destinate.

 

Io ho posto alcuni problemi, che sono principalmente problemi politici, ad esempio la questione di che cosa il governo sovietico pensi a proposito della Bulgaria, se esso è disposto o no nel caso che la Turchia dichiari guerra alla Germania, e la Bulgaria attacchi la Turchia, a dichiarare ai bulgari che esso (il governo sovietico) considererà la Bulgaria sua nemica. Ciò avrà un’enorme influenza sulla Bulgaria. Vi sono anche altre questioni politiche. Propongo che i due ministri degli affari esteri e il rappresentante designato dal presidente studino que­sto problema e ci diano un consiglio su come costringere la Turchia a entrare in guerra e quali ne saranno le conseguenze. Queste conseguenze mi appaiono di enorme portata e le pos­sibilità decisive. Se la Turchia dichiarerà guerra alla Germania, ciò sarà un gravissimo colpo per il popolo tedesco. Se sappiamo approfittarne come conviene, ciò deve neutralizzare la Bulga­ria. Per quanto riguarda gli altri paesi dei Balcani, la Romania sta cercando il paese dinanzi al quale poter capitolare. L’Un­gheria pure è allo sbaraglio. È tempo per noi di raccogliere la messe. È venuto il momento di pagare il prezzo per questa messe, se lo riteniamo conforme allo scopo. Propongo che que­sti problemi siano discussi, dai nostri tre rappresentanti che possono, in seguito alla discussione, dirci che cosa si può fare per alleviare il peso che porta la Russia e per garantire il suc­cesso dell’operazione Overlord.

 

 

Stalin Per quanto riguarda le due divisioni che il signor Churchill vuole destinare all'aiuto della Turchia e ai partigiani non abbiamo divergenze in proposito. Riteniamo importante assegnare due divisioni e aiutare i partigiani. Ma se noi qui siamo chiamati a discutere le questioni militari, allora noi pen­siamo che la questione principale e decisiva è l’operazione Overlord.

 

Io vorrei che la commissione militare avesse un compito ben preciso. Propongo di dare a questa commissione una data direttiva, nell'ambito della quale essa possa lavorare. Natural­mente i russi hanno bisogno di aiuto. Vorrei dichiarare che, se si parla di aiutarci, noi attendiamo l’aiuto da coloro che de­vono compiere le operazioni prestabilite e ne attendiamo un aiuto efficace.

 

Quali devono essere le direttive per la commissione mili­tare? Esse devono presupporre la condizione che la data della operazione Overlord non venga differita, che maggio sia il periodo di tempo per realizzare questa operazione. La seconda direttiva deve prevedere, in conformità ai desideri russi, l’appoggio all’operazione Overlord con uno sbarco nel sud della Francia. Se è impossibile sbarcare truppe nella Francia meri­dionale due o tre mesi prima dell’inizio dell'operazione Over­lord, varrebbe forse la pena di farlo contemporaneamente all’operazione Overlord. Se le difficoltà di trasporto non permet­teranno di realizzare lo sbarco nella Francia meridionale con­temporaneamente all’operazione Overlord, allora questa opera­zione nella Francia meridionale potrebbe essere fatta qualche tempo dopo l’inizio dell’operazione Overlord. Ritengo che lo sbarco nella Francia meridionale sarebbe un’operazione ausi­liare nei confronti dell’Overlord. Questa operazione garanti­rebbe il successo dell’operazione Overlord. Nello stesso tempo l’operazione per la presa di Roma sarebbe un’operazione di diversione. La terza direttiva prescriverebbe alla commissione di sollecitare la nomina del comandante in capo dell’operazione Overlord. Sarebbe meglio decidere queste questioni durante la nostra permanenza qui ed io non vedo il perché non sia pos­sibile. Noi pensiamo che sino a quando non sarà stato nomi­nato il comandante in capo non ci si può aspettare successo dall’operazione Overlord. La nomina del comandante in capo è compito degli inglesi e degli americani, ma i russi vogliono sapere chi sarà. Ecco tre direttive per la commissione militare. Se la commissione lavorasse in questo ambito, il suo lavoro po­trebbe avere successo e aver termine rapidamente. Prego la conferenza di tener conto di queste mie considerazioni.

 

 

Roosevelt È stato interessante per me ascoltare tutto ciò che è stato detto, a cominciare dall’operazione Overlord sino alla questione della Turchia. Io dò molta importanza al fattore tempo. Se c’è l’accordo sull’operazione Overlord allora bisogna parlare dei tempi di questa operazione.

 

Si può realizzare l’operazione Overlord nel corso della prima settimana di maggio o differirla di poco. Il rinvio dell’Overlord sarebbe causato dal fatto che noi condurremmo una o due operazioni nel Mediterraneo, che richiederebbero mezzi di sbarco e aerei. Se si realizzasse una spedizione nella parte orientale del Mediterraneo e se questa non avesse successo, toccherebbe trasferire là altri materiali e truppe. Allora l’Over­lord non verrebbe realizzata nel periodo stabilito.

 

 

Stalin Contro la Jugoslavia i tedeschi mantengono otto divisioni, di cui cinque si trovano in Grecia. In Bulgaria vi sono tre-quattro divisioni tedesche, in Italia nove.

 

 

Churchill Le nostre cifre differiscono da queste.

 

 

Stalin Le vostre cifre non sono giuste. In Francia i tede­schi hanno venticinque divisioni.

 

 

Roosevelt I nostri stati maggiori devono elaborare dei piani per incatenare le divisioni tedesche nei Balcani, in modo che le operazioni che intraprenderemo a questo scopo non ar­rechino danni all’Overlord.

 

 

Stalin Giusto.

 

 

Churchill Parlando delle misure nei confronti dei Bal­cani, io non intendevo impiegare grossi contingenti a questo scopo.

 

 

Stalin Se è possibile, sarebbe bene realizzare l’operazione Overlord entro maggio, diciamo il 10-15-20 maggio.

 

 

Churchill Non posso prendere tale impegno.

 

 

Stalin Se si realizzasse l’Overlord in agosto, come ha detto Churchill ieri, a causa delle sfavorevoli condizioni clima­tiche in questo periodo, da questa operazione non risulterà nulla. Aprile e maggio sono i mesi più adatti per l’Overlord.

 

 

Churchill Mi pare che le nostre opinioni non divergano tanto quanto sembra. Sono pronto a fare tutto ciò che è nelle forze dei governo britannico per realizzare l’operazione Overlord nel tempo più prossimo. Ma non penso che le molte pos­sibilità esistenti nel Mediterraneo debbano essere spietatamente respinte, come non aventi importanza, a causa del fatto che il metterle in atto ritarderebbe la realizzazione dell’operazione Overlord di due - tre mesi.

 

 

Stalin Le operazioni nella zona del Mediterraneo, di cui parla Churchill sono soltanto delle azioni di diversione. Non ne nego l'importanza.

 

 

Churchill A nostro avviso le numerose truppe britanni­che non devono restare inattive per sei mesi. Esse devono con­durre battaglie contro il nemico e con l’aiuto degli alleati ame­ricani speriamo di distruggere le divisioni tedesche in Italia. Non possiamo restare passivi in Italia poiché ciò rovinerebbe tutta la nostra campagna là. Noi dobbiamo aiutare i nostri amici russi.

 

 

Stalin Secondo quanto dice Churchill risulta che i russi esigono dagli inglesi che quest’ultimi restino inattivi.

 

 

Churchill Se le navi saranno ritirate dal Mediterraneo, di conseguenza si ridurrà l’ampiezza delle operazioni in questa zona. Il maresciallo Stalin ricorda che alla conferenza di Mosca sono state indicate le condizioni in base alle quali l’operazione Overlord può avere successo. Queste condizioni prevedono che in Francia si trovino al momento dell’invasione non più di dodici divisioni tedesche mobili e che nel corso di sessanta giorni i tedeschi non possano trasferire in Francia, per integrare le loro truppe, più di quindici divisioni. Qui non v’è alcun er­rore giacché queste condizioni sono il presupposto su cui si basa l’Overlord. Noi dobbiamo incatenare la maggior quantità di divisioni tedesche in Italia, nei Balcani e nella zona della Turchia, se essa entrerà in guerra. Sul fronte italiano combat­tono contro di noi le divisioni tedesche, trasferite dalla Francia. Se saremo passivi sul fronte italiano allora i tedeschi potranno nuovamente trasferire le loro divisioni in Francia a danno dell’Overlord. Per questo ci è necessario impegnare l'avversario con battaglie e appoggiare il nostro fronte in Italia in modo attivo al fine di poter incatenare là una sufficiente quantità di divi­sioni tedesche.

 

Per quanto riguarda la Turchia, sono d’accordo d’insistere perché entri in guerra. Se essa non vorrà, allora non c'è niente da fare. Se invece è d’accordo, bisognerà approfittare delle basi aeree turche in Anatolia e occupare Rodi. Per questa operazione sarà sufficiente una divisione d’assalto. In seguito sull’isola si può mantenere la guarnigione che vi si trova. In pos­sesso di Rodi e delle basi turche potremo cacciare le guarnigioni tedesche dalle altre isole del mar Egeo e aprire i Darda­nelli. Questa non è un’operazione che richieda una grande quan­tità di truppe. Questa operazione ha un carattere limitato. Se la Turchia entrerà in guerra e occuperemo Rodi, ci saremo assicurati la supremazia in questa zona e verrà il momento in cui tutte le isole del mar Egeo saranno nostre. Se la Turchia non entrerà in guerra, non ci affliggeremo per questo e non chiederò di destinare truppe all'occupazione di Rodi e delle isole del mar Egeo. Ma in questo caso non si affliggerà neppure la Germania perché essa dominerà come prima in questa zona. Se la Turchia entrerà in guerra, le nostre truppe che si trovano in Egitto per scopi di difesa e le nostre forze aeree che là si trovano, pure a difesa dell’Egitto, potranno essere fatte avan­zare. Occupate le isole dell’Egeo, si potrebbero impiegare le forze indicate nelle zone più a nord dell’Egitto. Propongo di discutere a fondo la questione. Sarebbe per noi una grande sfortuna se la Turchia non dovesse entrare in guerra, in quanto la Germania dominerà nella zona. Io voglio che le truppe e gli aerei, inattivi in Egitto, siano al più presto possibile impiegati nel caso la Turchia entri in guerra. Tutto dipende dai mezzi di sbarco. Le difficoltà stanno nel trasportare le truppe per mare. Io sono sempre disposto a discutere tutti i dettagli con gli al­leati. Ma tutto dipende dalla quantità dei mezzi di sbarco. Se questi mezzi di sbarco saranno lasciati nella zona del Mediter­raneo o nell’oceano Indiano a danno dell’Overlord, allora non può esser garantito il successo dell’Overlord e il successo dell’operazione nella Francia meridionale. Per l’operazione nella Francia meridionale si richiede una grande quantità di mezzi di sbarco. Vi prego di tenerne conto.

 

Infine, io accetto, e anche a nome del governo britannico dò il mio accordo, che siano elaborate direttive per la commis­sione militare. Propongo che insieme agli americani noi elabo­riamo le nostre proposte per le direttive della commissione. Io penso che le nostre opinioni più o meno coincidano.

 

 

Stalin Quanto tempo abbiamo intenzione di fermarci a Teheran?

 

 

Churchill Sono pronto a non mangiare finché queste di­rettive non saranno state elaborate.

 

 

Stalin Si tratta di sapere quando abbiamo intenzione di concludere la nostra conferenza.

 

 

Roosevelt Sono pronto a restare a Teheran sino a quando vi resterà il maresciallo Stalin.

 

 

Churchill Se sarà necessario, io sono pronto a restare a Teheran anche per sempre.

 

 

Stalin Vorrei sapere quante sono ora le divisioni francesi.

 

 

Roosevelt Si pensa di armare undici divisioni francesi. Ma ne sono pronte oggi soltanto cinque e prossimamente ne saranno equipaggiate altre quattro.

 

 

Stalin Sono in azione queste divisioni francesi o non fan­no nulla?

 

 

Roosevelt Una divisione combatte in Italia, una o due divisioni si trovano in Corsica e in Sardegna.

 

 

Stalin Come il comando pensa di impiegare queste di­visioni francesi?

 

 

Marshall Si pensa di far confluire il corpo francese nella composizione della V armata operante sul lato sinistro dell’Italia. Una divisione in questo momento sta trasferendosi sul fronte italiano dove sarà messa alla prova. Dopo ciò sarà de­cisa la questione della più conforme utilizzazione delle divi­sioni francesi. Il tempo richiesto per equipaggiare ancora quat­tro divisioni francesi dipende da quanto ne occorre per l'ad­destramento degli effettivi di queste divisioni.

 

 

Stalin Queste divisioni sono di tipo francese?

 

 

Marshall Sono divisioni di tipo americano e si compon­gono di 15.000 uomini ciascuna. La maggioranza dei soldati non sono francesi. Nelle divisioni corazzate 3/4 degli effettivi sono francesi, gli altri sono africani.

 

 

Roosevelt Voglio dire qualche parola. Secondo me, se noi tre daremo le direttive alla nostra commissione militare, essa potrà discutere tutte le questioni.

 

 

Stalin Non c'è bisogno di alcuna commissione militare. Possiamo decidere tutte le questioni qui alla riunione. Dob­biamo prendere una decisione sulla data, sulla nomina del co­mandante in capo e sulla necessità di una operazione ausiliare nella Francia meridionale. Noi russi abbiamo un limite di per­manenza a Teheran. Noi potremo restare qui sino al l ° dicem­bre, ma il 2 dobbiamo partire. Il presidente ricorda che ave­vamo convenuto di restare qui tre - quattro giorni.

 

 

Roosevelt Penso che la mia proposta semplificherà il la­voro dello stato maggiore. La commissione militare deve pren­dere per base l’operazione Overlord. La commissione deve pre­sentare le sue proposte in rapporto alle operazioni ausiliarie nella zona del Mediterraneo. Essa deve anche tenere presente che queste operazioni possono ritardare la realizzazione dell’Overlord.

 

 

Stalin I russi vogliono conoscere la data d'inizio dell'ope­razione Overlord per preparare il loro attacco ai tedeschi.

 

 

Roosevelt Il tempo dell'operazione Overlord è stato fissato a Quebec. Soltanto serissimi mutamenti nella situazione generale possono giustificare il mutamento del periodo stabi­lito per questa operazione.

 

 

Churchill Ho ora ascoltato la direttiva che il presidente propone di dare alla commissione. Vorrei avere la possibilità di ponderare quanto ha proposto il presidente. Io non vedo divergenze di principio nella questione ma vorrei avere il tempo di esaminare le proposte del presidente. Sono molto contento di trascorrere a Teheran il l ° dicembre e di partire il 2. Non mi è chiaro se il presidente proponga di creare una commissione militare o se essa non debba esistere, poiché il maresciallo Stalin propone di fare a meno della commissione. Personalmente io sono a favore dell'esistenza di questa commissione.

Per quanto riguarda la determinazione del periodo dell’operazione Overlord, se verrà deciso di condurre un'inchiesta sulle questioni strategiche nella commissione militare...

 

 

Stalin Noi non chiediamo alcuna inchiesta.

 

 

Roosevelt È a noi tutti noto che le divergenze fra noi e gli inglesi non sono poche. Io sono contrario al rinvio dell’operazione Overlord, mentre il signor Churchill sottolinea di più l'importanza delle operazioni nel Mediterraneo. La commis­sione militare potrebbe cercare di dare un assestamento a que­sti problemi.

 

 

Stalin Noi possiamo risolvere questi problemi da soli, perché abbiamo molti più diritti della commissione militare. Se si può porre una domanda indiscreta, vorrei sapere dagli in­glesi se essi credono o no all’operazione Overlord o se parlano di essa semplicemente per tranquillizzare i russi.

 

 

Churchill Se sussisteranno le condizioni che sono state indicate alla conferenza di Mosca, allora io sono fermamente convinto che noi saremo obbligati a trasferire tutte le nostre forze contro i tedeschi, quando comincerà la realizzazione dell’operazione Overlord.

 

 

Roosevelt Ora siamo piuttosto affamati. Perciò proporrei di interrompere la nostra seduta per presenziare al pranzo che oggi ci offre il maresciallo Stalin. Propongo che domattina la nostra commissione militare continui la sua riunione.

 

 

Stalin Di riunioni della commissione militare non ce n’è bisogno. Questo è superfluo. La riunione dei militari non acce­lererà il nostro lavoro. Solo noi possiamo farlo.

 

 

Churchill Forse, è meglio che io ed il presidente concor­diamo i nostri punti di vista e poi Vi riferiamo la nostra co­mune opinione?

 

 

Stalin Ciò farà procedere più celermente il nostro lavoro.

 

 

Churchill E a proposito della commissione composta da Hopkins e dai due ministri degli affari esteri?

 

 

Stalin Anche di questa commissione non c'è bisogno, ma se il signor Churchill insiste, non ci opporremo alla sua costi­tuzione.

 

 

Roosevelt Domani Hopkins, Molotov e Eden potrebbero avere una conversazione fra loro prima di colazione.

 

 

Stalin Che cosa faremo domani? Saranno pronte le pro­poste di Churchill e Roosevelt?

 

 

Roosevelt Le proposte saranno pronte e propongo che do­mani, io, Churchill e il maresciallo Stalin pranziamo insieme all’una e mezza e discutiamo tutte le questioni.

 

 

Churchill Questo sarà il nostro programma di domani.

 

 

Stalin D’accordo.

 

 

Lend Lease sbarco di rifornimenti americani a Vladivostok

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