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Teheran 6

Lend Lease bombardiere americano Douglas A-20 Havoc atterrato fuori campo in Alaska



Appunti sulla conversazione fra Stalin e Churchill

30 novembre 1943 ore 12,40

 

 

Churchill dice che prima di tutto vorrebbe far notare di essere per metà americano, da parte di madre.

 

 

Stalin conferma di averne sentito parlare.

 

 

Churchill continua affermando di avere grande affetto per gli americani e perciò quanto egli si accinge a dire non va inteso nel senso che voglia umiliare gli americani. Egli, Chur­chill, si comporta nei confronti degli americani in maniera asso­lutamente leale, ma vi sono alcune cose di cui è meglio par­lare a tu per tu. In primo luogo Churchill vuole che il mare­sciallo Stalin comprenda che la consistenza numerica delle forze armate britanniche nel Mediterraneo supera di molto quella delle forze americane che ivi si trovano. Egli, Churchill, pensa che nella zona del Mediterraneo vi siano truppe inglesi in nu­mero tre - quattro volte maggiore di quelle americane. Churchill è assai desideroso che il maresciallo Stalin comprenda perché egli è così interessato alla situazione nel Mediterraneo e a che questa grossa armata britannica non resti inattiva. Churchill vuole che le truppe inglesi agiscano sempre nel corso di questa guerra. In Italia vi sono tredici o quattordici divisioni anglo­americane e nove o dieci divisioni tedesche. In Italia vi sono due armate: la V armata americana, composta per metà di trup­pe britanniche, e l'VIII armata completamente britannica. Churchill dichiara di dire tutto questo affinché il maresciallo Stalin comprenda perché egli dia una tale importanza al teatro d'operazioni nel Mediterraneo. Oggi la situazione è tale che bisognerà fare la scelta fra la data dell’operazione Overlord e le operazioni nel mar Mediterraneo. Ma questo non è tutto. Gli americani vogliono che gli inglesi intraprendano un’opera­zione di sbarco nel golfo del Bengala nel marzo dell'anno pros­simo. Churchill non vede positivamente questa operazione. Na­turalmente sarebbe un'altra cosa se gli inglesi avessero suffi­cienti mezzi di sbarco, sia per le operazioni nel golfo del Ben­gala, sia per le operazioni nel Mediterraneo. Allora, egli, Chur­chill, potrebbe fare nel Mediterraneo ciò che vuole, realizzando anche in tempo l’operazione Overlord. Quindi si tratta non solo della scelta fra le operazioni nel Mediterraneo e l’operazione Overlord, ma anche fra l’operazione nel golfo del Bengala e la data dell’operazione Overlord. Churchill voleva dire tutto que­sto perché il maresciallo Stalin non poteva, naturalmente, com­prendere tutto questo dalle precedenti riunioni, avvenute alla presenza degli americani. Churchill però pensa che vi sia la pos­sibilità di risolvere questo problema, e che vi saranno mezzi suf­ficienti per tutte le operazioni. Gli americani insistono sulla esecuzione dell’operazione Overlord per la data fissata, di con­seguenza negli ultimi due mesi le operazioni nell'area del Me­diterraneo ne hanno sofferto. L’esercito inglese è stato partico­larmente deluso dalla evacuazione di sette divisioni dalla zona del Mediterraneo. Gli inglesi hanno già inviato tre loro spe­rimentate divisioni per prendere parte all’operazione Overlord. Gli americani invieranno prossimamente quattro loro divisioni. È proprio questo che spiega perché gli angloamericani non han­no potuto approfittare appieno della capitolazione dell’Italia.

 

Churchill continua, affermando che gli inglesi nello stesso tempo si preparano all’operazione Overlord. Poi Churchill passa alla questione del comando. È completamente d’accordo sul fatto che la nomina del comandante riveste un'importanza vi­tale. Prima di agosto gli inglesi ritenevano che un ufficiale in­glese dovesse comandare l’operazione Overlord, ma a Quebec il presidente ha chiesto di esaminare un’altra proposta e precisamente che l’operazione Overlord venisse comandata da un ufficiale americano, mentre un ufficiale inglese avrebbe coman­dato le operazioni nel Mediterraneo. Churchill dice di aver dato il suo accordo perché sin dall’inizio dell’operazione Over­lord gli americani avranno la preponderanza numerica, che coll’andar del tempo aumenterà sempre più. Nello stesso tempo nel Mediterraneo le truppe britanniche sono più numerose e gli inglesi sono più interessati alle operazioni in questa zona. Per questo Churchill ha approvato la proposta di Roosevelt ed ora resta solo da nominare il comandante.

 

 

Stalin domanda se va compreso che un comandante in­glese sarà nominato al posto di Eisenhower.

 

 

Churchill risponde affermativamente e dichiara che, ap­pena gli americani nomineranno il loro comandante, egli pure nominerà il comandante britannico nella zona del Mediterraneo.

Il ritardo nella nomina del comandante americano è legato a considerazioni interne ed ha attinenza con la posizione di al­cune alte personalità degli Stati Uniti. Churchill esprime la

speranza però che il comandante dell’operazione Overlord possa essere nominato ancor prima che si separino i partecipanti di questa conferenza. Churchill dice anche che, evidentemente, si riuscirà a concordare anche la data di questa operazione prima della partenza.

 

Churchill passa poi alla questione dei mezzi di sbarco. Questo è il lato debole. Gli angloamericani nella zona del Me­diterraneo hanno molte truppe anche dopo il ritiro delle sette divisioni. A maggio nel Regno Unito vi sarà una grande armata inglese e americana. Tutta la lotta fra inglesi e americani è per la questione dei mezzi di sbarco.

 

Churchill dice che egli voleva spiegare al maresciallo Sta­lin le questioni che si dibattono fra inglesi e americani. Il ma­resciallo Stalin, forse, pensa che egli, Churchill, dedichi un'in­sufficiente attenzione all’operazione Overlord. Ma non è così. La questione è che egli, Churchill, intende poter ricevere i mezzi necessari per il Mediterraneo, tenendo ferma nello stesso tempo li data d’inizio dell’operazione Overlord. Era quanto egli sperava di ottenere dagli americani al Cairo, ma là, purtroppo, v'era il generalissimo Ciang Kai-scek e gli affari cinesi occupa­rono quasi tutto il tempo disponibile. Non di meno Churchill è convinto che si possano trovare sufficienti mezzi di sbarco per tutte le operazioni.

 

Churchill vorrebbe poi dire alcune parole sull’operazione Overlord. Gli inglesi saranno pronti per la data che sarà stabi­lita. Per quel periodo gli inglesi avranno sedici divisioni, che insieme ai corpi speciali, ai reparti del genio, ai reparti PWB (Psychological Warfare Branch) ecc. conteranno circa 500.000 uomini. Queste sono le migliori truppe britanniche che inclu­deranno divisioni già provate, trasferite dalla zona del Medi­terraneo. Inoltre, verrà garantito il necessario appoggio da parte della flotta britannica. Infine saranno pronte forze aeree bri­tanniche con quattromila aerei di prima linea. Va aggiunto che il trasferimento, delle truppe americane sta già cominciando. Si­nora gli americani trasferivano principalmente forze aeree e rifornimenti, ma, nei prossimi quattro - cinque mesi, ogni mese trasporteranno sino a 150 mila uomini raggiungendo la cifra complessiva di 600-800 mila uomini nel mese di maggio. Il danno che si arreca ai sottomarini tedeschi permette di realiz­zare questi trasferimenti.

 

Churchill dice di essere molto favorevole allo sbarco nella Francia meridionale nel momento dell’Overlord o qualche tem­po prima o dopo. Egli avrà sufficienti truppe in Italia per con­durre questa operazione tenendo a bada nello stesso tempo i tedeschi. Di ventidue - ventitre divisioni che si trovano nella zona del Mediterraneo, una quantità sufficiente sarà destinata alla Francia e le rimanenti divisioni terranno il fronte in Italia.

 

Churchill vorrebbe poi parlare delle imminenti battaglie in Italia. Nella parte orientale della linea del fronte, che passa a sud di Roma, si trova il 15° raggruppamento di armate, com­posto dalla V e dall'VIII armata al comando del generale Ale­xander. Ora in Italia vi sono in tutto 500 mila uomini, cioè tredici - quattordici divisioni angloamericane e nove - dieci divi­sioni tedesche, ma ora è il tempo delle piogge, i fiumi hanno straripato e sono caduti molti ponti. Non di meno nel mese di dicembre gli inglesi pensano di iniziare l'offensiva contro i te­deschi. L'armata di Montgomery sbarcherà sulla costa occiden­tale italiana, più a nord dell'attuale linea del fronte, ed effet­tuerà un movimento di accerchiamento.

 

 

Stalin domanda se vi sarà o no questo movimento per ac­cerchiare Roma.

 

 

Churchill risponde affermativamente.

 

Più oltre Churchill dice che nello stesso tempo nella parte sud-occidentale della linea del fronte verrà esercitata una pres­sione sulle posizioni tedesche, mentre sulla costa occidentale dell’Italia, più a nord dell’attuale linea del fronte, verrà effet­tuato un grosso sbarco all’incirca nella zona della foce del Te­vere. Tutte queste operazioni devono concludersi con l'accer­chiamento di tutte le truppe tedesche operanti in questa zona. Sarà una Stalingrado in miniatura. Se questa operazione riu­scirà, essa rappresenterà non solo la sconfitta, ma l'annienta­mento delle truppe tedesche. I tedeschi si trovano già ora in una situazione difficile, poiché non possono rifornire a suffi­cienza il loro esercito in quanto gli angloamericani distruggono le linee di comunicazione. Qui sta l'importanza di questa ope­razione in Italia, e non nella presa di Roma. Il successo di que­sta operazione permetterà agli angloamericani di avanzare al nord e di penetrare negli Appennini.

 

Churchill è contrario ad avanzare su una larga fascia d'Ita­lia. Egli vuole creare un fronte in un punto angusto, dove poter trattenere i tedeschi e poter trasferire le forze che si rendono libere per lo sbarco nella Francia meridionale.

 

Churchill chiede se il maresciallo Stalin ha qualche do­manda da porre su tutto quanto egli ha esposto, nonché se ha da porre qualunque altra questione.

 

 

Stalin deve dire a Churchill che l'Armata rossa conta sull’attuazione dello sbarco nella Francia settentrionale. Egli teme che se questa operazione non sarà fatta nel mese di maggio, allora essa non avrà luogo mai più; poiché fra alcuni mesi il tempo si guasterà e le truppe da sbarco non potranno essere equipaggiate nella misura dovuta. Egli deve avvisare che l'ope­razione mancata susciterà grande delusione e cattivi umori. Egli teme che ciò possa suscitare un senso di isolamento assai poco buono. Perciò egli vuole sapere se l’operazione Overlord avrà luogo o no. Se avrà luogo, sta bene, se invece non avrà luogo allora vuole saperlo in anticipo per far fronte agli umori che l'operazione mancata può suscitare. Questa è la cosa più im­portante.

 

 

Churchill risponde che questa operazione, naturalmente, ci sarà, ma a condizione che il nemico non abbia truppe più numerose di quelle che a quel tempo avranno gli angloameri­cani. Se, per esempio, i tedeschi potranno trasferire in Francia trenta o quaranta divisioni, allora egli non crede che lo sbarco possa avere successo. Churchill non teme lo sbarco in sé, ma teme che avvenga fra trenta - quaranta giorni.

 

 

Stalin dice che, non appena realizzato lo sbarco nella Fran­cia settentrionale, l'Armata rossa a sua volta passerà all'offen­siva. Se fosse noto che 1’operazione avrà luogo a maggio o giugno, i russi potrebbero preparare non uno, ma diversi at­tacchi al nemico. Stalin dice che il momento più adatto è la primavera. Nel corso di marzo e aprile sul fronte solitamente si fa una sosta, le truppe potrebbero riposare. Si potrebbero trasportare le munizioni e al momento dell'inizio dello sbarco nella Francia settentrionale si potrebbero attaccare i tedeschi in modo da non permettere loro di trasportare le truppe in Fran­cia. Per ora la situazione è tale che i tedeschi trasferiscono le loro truppe sul fronte orientale e continueranno a farlo. I te­deschi temono molto la nostra avanzata verso le loro frontiere, essi sanno bene che non li separa da noi né la Manica, né il mare. Da oriente c’è la possibilità di accostarsi alla Germania. Nello stesso tempo i tedeschi sanno che a occidente li difende la Manica, poi bisogna traversare il territorio della Francia per giungere alla Germania. I tedeschi non decideranno di spostare le loro truppe a occidente, in particolare se l’Armata rossa at­taccherà, ed essa attaccherà se avrà l’aiuto degli alleati mediante l’operazione Overlord. Stalin vorrebbe tuttavia sapere da Churchill la data d'inizio dell’operazione Overlord.

 

 

Churchill risponde di non poterlo dire ora poiché proprio di questo, a suo avviso, si dovrà parlare durante la colazione col presidente. Churchill vorrebbe consegnare al maresciallo Stalin una carta che illustra la situazione in Jugoslavia. È possibile che il maresciallo Stalin voglia verificare questa carta coi suoi dati.

 

Churchill consegna a Stalin la carta della Jugoslavia. La conversazione è durata un'ora.

 

 

Lend Lease imbarco di carri armati per l'URSS

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