Volare è passione e vocazione, che riempie di sè una vita.
Adolf Galland
Trasporto
Savoia Marchetti SM.87, immagini, scheda e storia
Idrovolante a galleggianti per il trasporto passeggeri, monoplano ad ala bassa a sbalzo, trimotore, di costruzione mista.
[ vedi descrizione completa ]Scheda tecnica
CARATTERISTICHE
motore: FIAT A.80 RC.41
potenza unitaria: cv 1.000 a 4.100 m
apertura alare: m 29,70
lunghezza: m 22,30
altezza: m 6,06
superficie alare: mq 118,66
peso a vuoto: kg 12.400
peso a carico massimo: kg 17.400
velocità massima: km/h 365 a 4.100 m
velocità minima: km/h 130
tempo di salita: 30’ 51“ a 5.000 m
tangenza massima: m 6.250
autonomia: km 2.200
componenti equipaggio: 4
trasportati: 20 – 24
Progettista: Alessandro Marchetti
pilota collaudatore: Alessandro Passaleva
primo volo del prototipo: n/c. 36002 nel 1939
località: Sant’Anna (Varese)
Savoia Marchetti SM.87 I-IGOR, Nucleo Comunicazioni Ala Littoria, Roma Lido, estate 1940
DESCRIZIONE TECNICA
Idrovolante a galleggianti per il trasporto passeggeri, monoplano ad ala bassa a sbalzo, trimotore, di costruzione mista.
Ala in un sol pezzo con struttura tri longherone in legno rinforzata da diagonali in tubo di acciaio, rivestimento in legno; alettoni a doppio effetto ed ipersostentatori a struttura ,in legno; aletta di correzione regolabile a terra.
Piani di coda a sbalzo, le superfici fisse con struttura in legno, quelle mobili in tubi di acciaio ricoperte in lega leggera o tela verniciata; servo-aletta sul timone di direzione e trim per l'equilibratore.
Galleggianti metallici collegati alla fusoliera da una struttura in tubi d'acciaio carenati.
Fusoliera con struttura in tubi di acciaio saldati e correntini di irrigidimento; rivestimento in lega leggera a prua e sul ventre, in tela verniciata sulle fiancate e sulla zona posteriore ventrale, in compensato sul dorso; poppino in lega leggera.
Motori con eliche tripale metalliche, destrorse; carburante in tre coppie di serbatoi alari in dural a diaframmi interni.
Cabina di pilotaggio con doppi comandi affiancati e cruscotto per i parametri di volo, controllo dei motori e volo strumentale; dietro ai piloti, a destra, è la postazione dei marconista con apparati radio rice-trasmittenti e goniometrico; a sinistra è la postazione del motorista.
Cabina passeggeri con 20-24 posti a seconda dei carichi di carburante. Verso coda, sul lato destro di fronte alla porta di accesso, è ricavato un vano-toilette.
Compartimenti di carico sotto le cabine di pilotaggio e passeggeri e nel settore posteriore di fusoliera.
PRODUZIONE
Data |
Numero Costruzione |
Marca civile |
M.M. |
26.8.1940 |
36001 |
I-IGOR |
447 |
16.10.1939 |
36002 |
I-INNO |
448 |
8.10.1941 |
36003 |
I-ILLA |
449 |
21.10.1941 |
36004 |
I-IGEA |
450 |
CREDITO
Autori Vari Dimensione Cielo volume 8 Trasporto Edizioni Bizzarri, Roma 1975
Storia aereo
Un derivato dell’SM.75
L’SM.87 può essere considerato la versione idrovolante dell’SM.75. Della serie prevista di cinque esemplari, tre sono destinati, con motori Pratt-Whitney SC3G Twin Wasp da 1.050 cv, alla Corporacion Sud-Americana de Transportes Aereos in sostituzione dei Macchi C.94 con cui inizia la sua attività. Ma per le difficoltà sorte, i piloti italiani rimpatriano già nell'agosto 1939, al 20 maggio 1940 tale serie risulta priva di acquirente in quanto la stessa Ala Littoria non vuole ritirare i velivoli che non ha modo di utilizzare.
Ad essi si interessa la DGCA che ne chiede il completamento con motori Fiat A.80 RC.41 (ai Pratt-Whitney è interessata la LATI) per l'impiego, dato il carico trasportabile e la capacità di fusoliera, come posamine, soccorso o trasporto. L'11 giugno 1940 il Capo di Stato Maggiore autorizza a trattarne l'acquisto, ma il 18 giugno la Ditta comunica di aver completato solo quattro velivoli e suggerisce di utilizzare i materiali approntati per il quinto come ricambi.
Dopo i collaudi di Passaleva, 1'SM.87 MM. 447 I-ILOR è consegnato il 15 agosto 1940 al Comando Servizi Aerei Speciali, ed il 29 agosto passa in carico al Nucleo Comunicazioni Ala Littoria. I primi comandanti ad essere abilitati sul velivolo sono Carlo Cattaneo e Rigoberto Salminci che effettua il passaggio a Roma Lido il 20 settembre 1940.
Il timore di una “penetrazione fascista” in Argentina blocca la collaborazione tra Ala Littoria e Corporacion Sud-Americana de Transportes Aereos, cui gli SM.87 sono destinati
Consegna dei quattro esemplari e piloti abilitati
Il 5 febbraio 1941 la Ditta costruttrice comunica al Nucleo Ala Littoria la possibilità di ritiro, entro una settimana, del secondo esemplare (n/c. 36002, MM. 448, I-INNO).
Dopo ulteriori voli di prova al Lido di Roma all'inizio del maggio 1941, i due primi SM. 87 iniziano i voli di linea per Cagliari (h.1,45) cui si aggiunge alla fine del mese la Roma-Alghero-Barcellona (h. 4.20). Attività ovviamente integrata a quella degli altri idrovolanti in carico al Nucleo Comunicazioni Ala Littoria.
È poi ricevuto l'SM. 87 (n/c. 36003, MM. 449, I-ILLA).
Il quarto ed ultimo SM. 87 (MM. 450, I-IGEA) provato in volo il 7 ottobre 1941 a Sesto Calende da Salminci che lo trasferisce in 2 ore e 15’ al Lido di Roma il giorno seguente.
I quattro aerei, oltre al quotidiano collegamento Roma-Cagliari-Roma, effettuano la linea Roma-Cagliari-Pollensa (h. 3,50).
Vari piloti ottengono il passaggio sull'SM. 87 ma poi la loro attività su tale idro è sporadica: oltre a Salminci e Cattaneo, solo il com.te Francesco Mancuso ed, in minor misura, Giuseppe Dazzo e Mario Conforti.
Il Savoia Marchetti SM.87 I-INNO (n/c..36002, MM.448) secondo esemplare costruito, ancora presso la Ditta
Il Savoia Marchetti SM.87 I-IGEA (n/c. 36004, MM.450) ultimo esemplare costruito
Limiti e pregi dell’SM.87
L’SM.87 è ben lontano dalle superlative caratteristiche dei Cant. Z. 506, risultando pesante e con insufficiente potenza motrice, troppo lungo in decollo, instabile in volo tanto da richiedere un pilotaggio continuo e fin dall'agosto 1940 giudicato inadatto al trasporto di carichi militari. All’attivo solo il buon numero di passeggeri trasportabili.
I quattro idrovolanti svolgono comunque per tutto l'arco del 1942 la loro quotidiana attività, collegando Roma a Cagliari e Alghero, ed in misura minore, la Spagna.
Dal marzo 1943 effettuano anche la linea Roma-Olbia, più a nord e quindi meno esposta alla caccia avversaria.
L’I-INNO attaccato da un Beaufighter in prossimità della costa sarda
Nonostante ciò l'I-INNO (I pilota magg. Mario Conforti, II pilota Clodío Flauto, radiotelegrafista ten. R. Esercito Demos Bergami, motorista mar. Mario Costantini) subisce un attacco nemico proprio su questa rotta.
Partito dal Lido di Roma la mattina del 20 maggio1943 con 28 militari a bordo alle h. 11,10, a 50 metri di quota, poco prima dell'ammaraggio nel golfo di Olbia, tra Capo Figari e l'isola della Tavolara l'aereo è attaccato da un Beaufighter. Evoluendo, il pilota riesce ad evitare le raffiche delle prime due puntate del bimotore. Al terzo passaggio è colpito ma per sua fortuna l'attaccante desiste. Anche se danneggiato all'elica del motore centrale, l'idro ammara regolarmente ma l'improvviso spostamento dei passeggeri verso coda, per allontanarsi dal settore alare considerato pericoloso per la presenza dei serbatoi di carburante, rischia di mandarlo a fondo di coda. Mentre Conforti bilancia con i motori e le superfici di comando l’aereo, l'equipaggio riesce a far tornare i trasportati verso prua salvando l'apparecchio che si porta flottando all'ancoraggio di Golfo Aranci, ove sono sbarcati due morti, mentre un ferito grave muore durante il trasporto all'ospedale di Olbia. Mentre si constatano i danni a motore, fusoliera, piani di coda, la località è sottoposta ad un attacco di Lightnings che non causano tuttavia ulteriori danni al velivolo.
L'I-INNO rimane immobilizzato in quanto richiederebbe, dopo una prima riparazione, il trasferimento a Sesto Calende: volo per cui non è possibile garantire scorta dei caccia.
La sorte dei quattro idrovolanti dopo l’8 settembre
Gli altri SM. 87 continuano invece l’attività e sono colti dall'armistizio a Roma Lido e Vigna di Valle.
I Comandanti Francesco Martinelli e Fulvio Gerardi, bloccati in Sardegna all'8 settembre 1943, pur essendo piloti di aerei terrestri non hanno altra scelta per lasciate l'isola se non rimettendo in condizioni di volo il motore centrale dell'I-INNO con ancora a bordo i segni dei colpi ricevuti ed il sangue delle vittime. Alle h. 10 del 1° ottobre essi possono decollare e raggiungere Marsala Stagnone. Ove il 23 ottobre portano in volo alcuni ufficiali statunitensi. Il 10 novembre 1943 Martinelli e Gerardi decollano con l'SM. 87 per Brindisi ove l'aereo è consegnato al Raggruppamento Idrovolanti.
A Roma il Direttore Tecnico del materiale di volo del Nucleo Comunicazioni dell'Ala Italiana ordina a Salminci ed al magg. Enzo Cocchia di trasferire a Venezia, su richiesta tedesca, l'I-IDEA. Portato il 20 ottobre da Roma Lido a Vigna di Valle, il giorno successivo l’idrovolante raggiunge Venezia.
Il 2 dicembre Salminci trasferisce a Venezia un secondo SM. 87 da Vigna di Valle, con scali intermedi ad Orbetello e Sesto Calende per raggiungere il 12 dicembre la città lagunare.
Per entrambi i velivoli, Salminci non aderisce alla richiesta tedesca di trasportarli a Friedrichshafen, sul lago di Costanza, limitandosi ad adempiere a quanto ordinato dalla Direzione dell'Ala Italiana.
Il Savoia Marchetti SM.87 I-INNO a Brindisi, la scritta indicante la Compagnia di appartenenza è stata mutata in “Ala Vittoria”. L’I-INNO è l’unico dei quattro grossi idrovolanti ad essere utilizzato dalle forze cobelligeranti. Gli altri tre, ricevute marche tedesche saranno trasferiti in Germania e scomparendo nel caos degli ultimi mesi di guerra.