Volare è passione e vocazione, che riempie di sè una vita.
Adolf Galland
Bombardieri / Ricognitori
Savoia Marchetti SM.93, immagini, scheda e storia
Velivolo da bombardamento in picchiata e siluramento, monoplano ad ala bassa a sbalzo, monomotore, biposto a struttura lignea.
[ vedi descrizione completa ]Scheda tecnica
CARATTERISTICHE
motore: FIAT RA 1050 RC. 58 “Tifone”
potenza: cv. 1.250 a 5.800 m
dimensioni: apertura alare: m. 13,90
lunghezza totale: m. 10,93
altezza totale: m. 3,80
superficie alare: mq. 31,10
peso a vuoto: kg. 3.560
a carico massimo: kg. 5.500
Velocità: velocità massima: km/h. 542 a 7.000 m.
velocità minima: km/h. 122
tempo di salita: 5’40’’ a 4.000 m.
tangenza massima: m. 8.200
autonomia: km. 1.650
atterraggio: m. 300
decollo: m. 320
armamento: 1 cannone da 20 mm, 3 mitragliatrici da 12,7 mm. (2 alari, 1 dorsale)
carico bellico: kg. 820
progettista: Agostino Ponta
pilota collaudatore: Fernando Rosei
primo volo prototipo: MM. il 31 gennaio 1944
località: Vergiate (Va)
DESCRIZIONE TECNICA
Velivolo da bombardamento in picchiata e siluramento, monoplano ad ala bassa a sbalzo, monomotore, biposto a struttura lignea.
Ala bilongherone con struttura in legno e rivestimento in compensato e tela verniciata; alettoni ed ipersostentatori ventrali a struttura in legno.
Piani di coda a sbalzo con strutture in legno e rivestimento in compensato e tela verniciata.
Carrello retrattile per rotazione verso l'interno, a scomparsa totale.
Ruotino di coda orientabile, non retrattile.
Fusoliera ellittica con struttura a guscio completamente in legno.
Motore con elica tripala metallica Alfa Romeo, a passo variabile in volo, a giri costanti; castello-motore in traliccio di tubi di acciaio, saldati; serbatoi per il carburante nel piano centrale dell'ala.
Cabina con pilota in posizione prona, radiotelegrafista-armiere su seggiolino convenzionale. Accesso all'abitacolo attraverso la calotta posteriore scorrevole; corazzature di protezione per l'equipaggio.
Apparecchiatura radio rice-trasmittente B.30 T bis, interfonico A.40, goniometro GM.37. Apparecchiature fotografiche Cineavia e Robot.
Impianto elettrico a 24 Volt.
Un cannone da 20 mm. con tiro attraverso il mozzo dell'elica, dotato di 150 colpi, due mitragliatrici da 12,7 mm. alari con, 300 colpi per arma e tiro al di fuori del disco dell'elica, una mitragliatrice da 12,7 mm. con 350 colpi, brandeggiabile per la difesa posteriore.
Carico bellico costituito da bomba da 820 Kg. o siluro.
PRODUZIONE
MM. - prototipo
Storia aereo
Nel settembre 1942 la Savoia Marchetti definisce un monomotore biposto per il bombardamento a tuffo caratterizzato dalla posizione prona per il pilota. Lo Stato Maggiore della Regia Aeronautica ordina la realizzazione di due prototipi del velivolo ma nessuno di essi riesce ad essere ultimato entro la data dell'armistizio. Le Autorità tedesche di vigilanza permettono il completamento del primo esemplare, già in avanzato stadio di costruzione, tanto da essere ultimato a fine gennaio 1944.
Fernando Rosei, collaudatore presso la Ditta dopo aver lasciato il Centro Sperimentale di Guidonia, viene destinato, data la precedente esperienza sull’SM.85 bicomando, alle prove di collaudo. Il 30 gennaio egli effettua alcuni rullaggi per familiarizzarsi con le inconsuete disposizioni di comandi e pedaliera, indi il giorno successivo decolla compiendo il primo volo sul nuovo aereo. Anche le prove successive dimostrano un comportamento regolare e portano soltanto ad una serie di miglioramenti per rendere meno gravosa la posizione del pilota: sono predisposte imbottiture sul « lettino » che ha sostituito il sedile del pilota ed un poggia-mento che consente di mantenere la testa eretta senza una continua tensione muscolare del collo; per evitare che nelle affondate il pilota sia proiettato nell’'estrema prua, sono anche predisposti appositi ancoraggi per le gambe. Ma anche con questi accorgimenti rimane innaturale e gravosa la posizione del pilota che svolge il suo lavoro a bordo a prezzo di notevoli sacrifici. Soddisfacente il comportamento dell'aereo, manovriero, dotato di buoni comandi, sufficientemente stabile; anche le caratteristiche di velocità e di salita si rivelano adeguate al tipo di macchina. Vengono effettuate diverse prove di affondata con buon esito, sia nella fase di tuffo che in quella di richiamata: nella prima sono toccate velocità nell'ordine dei 900 km/h. In alcuni voli Rosei è accompagnato dal motorista della Ditta, Giuseppe Ceratti.
Entro il 29 marzo 1944 il collaudatore ha compiuto 16 voli per un totale di 6 ore e 40 minuti. In tale data la Commissione tedesca fa sospendere i voli dell'SM.93, non ritenendo il velivolo di proprio interesse. Mancano così dati sperimentali sull'armamento previsto per tale aereo, non essendo state effettuate prove di tuffo e tanto meno di sgancio di bombe.
Le prove di volo effettuate durante l’occupazione tedesca sono di brevissima durata e non permettono di valutare le effettive possibilità belliche del velivolo, fortemente caratterizzato dalla configurazione di pilotaggio prono.
Aeroporto di Vergiate, prova motore del Savoia Marchetti SM.93, uno dei pochissimi progetti italiani a vedere prosecuzione successivamente all’armistizio.