Volare è passione e vocazione, che riempie di sè una vita.
Adolf Galland
Caccia / Assalto
Supermarine Spitfire Mk.V, immagini, scheda e storia
Velivolo da caccia, monoplano ad ala bassa a sbalzo, monomotore, monoposto a struttura interamente metallica
[ vedi descrizione completa ]Scheda tecnica
CARATTERISTICHE
motore: Rolls-Royce Merlin 45
potenza: cv 1470 a 2800 m
apertura alare: m 11,22
lunghezza totale: m 8,18
altezza totale: m 3,44
superficie alare: mq 22,48
peso a vuoto: kg 2300
peso a carico massimo: kg 3.070
velocità massima: km/h 602 a 4000 m
tempo di salita: 7' 5’’ a 6.000 m
tangenza massima: m 11.000
autonomia: km 750
armamento: 2 cannoni da 20 mm e 4 mitragliatrici da 7,7 mm alari
progettista: Reginald J. Mitchell
pilota collaudatore: J. Summers
primo volo prototipo: K5054 il 5 marzo 1936
località: Eastleigt Airport
Supermarine Spitfire Mk.V
20° gruppo (51° stormo) Leverano, ottobre 1944
DESCRIZIONE TECNICA
Velivolo da caccia, monoplano ad ala bassa a sbalzo, monomotore, monoposto a struttura interamente metallica.
Fusoliera con struttura a guscio il lega leggera.
Ala metallica monolongherone con rivestimento lavorante; alettoni con struttura e rivestimento metallici; ipersostentatori ad apertura ventrale, completamente metallici.
Carrello retrattile per rotazione verso l’esterno a scomparsa totale.
Ruotino di coda orientabile, non retrattile.
Piani di coda a sbalzo completamente metallici tranne le superfici mobili rivestite in tela.
Posto di pilotaggio con cappottina vetrata scorrevole all’indietro; seggiolino del pilota corazzato; apparecchiatura radio rice-trasmittente.
Strumentazione standard.
Serbatoi del carburante alari.
Motore con elica tripala Rotol a passo variabile in volo.
Armamento alare composto da due cannoni Hispano da 20 mm, 120 colpi per arma e quattro mitragliatrici Browning da 7,7 mm, 350 colpi per arma.
Attacco ventrale per carico bellico o serbatoio.
DOTAZIONE
n. 33 (dal settembre 1944)
CREDITI
Autori Vari Dimensione Cielo vol. III Caccia Assalto Edizioni Bizzarri, Roma 1972
Storia aereo
Spitfire, il caccia per eccellenza
Costruito in 20.351 esemplari di circa quaranta versioni, il Supermarine Spitfire è l’unico velivolo alleato a essere prodotto per tutta la durata della seconda guerra mondiale. Le sue origini risalgono agli idrocorsa progettati da Reginald J. Mitchell nella seconda metà degli anni 20 e culminati nel Supermarine S.6B vincitore nel settembre del 1931 della Coppa Scheneider. Lo Spitfire, infatti, presenta l’elaborazione di molte caratteristiche tecniche, tecnologiche, aerodinamiche e strutturali di quei velivoli da competizione.
In parallelo lo sviluppo del propulsore Merlin, derivato tipo T da 2350 cv dell’S.4 entrambi realizzati da Henry Royce.
Il prototipo dello Spitfire vola la prima volta il 5 marzo 1936 superando subito le più rosee previsioni.
La prima serie, Mk. I, entra in produzione nel 1937 e nel giugno 1938 è operativa nella RAF.
Nel settembre 1939 gli squadrons della RAF su Spitfire sono appena nove, ma salgono a diciannove nell’imminenza del decisivo confronto con la Luftwaffe della Battaglia d’Inghilterra, che porta il caccia nella leggenda.
Nell’ottobre 1939 le commesse superano le 4000 unità e devono essere ripartite tra le maggiori industrie aeronautiche della Gran Bretagna.
Verso la fine del 1940 entra in servizio la Mk.II, suddivisa in due sottoversioni: Mk.IIA con otto mitragliatrici e Mk.IIB con quattro mitragliatrici e due cannoni. È di quel periodo anche la versione Mk.IV, da ricognizione fotografica.
Nel marzo 1941 ha inizio la produzione della Mk.V (6479 esemplari), che adotta una più potente versione del Merlin ed è anch’essa distinta a seconda dell’armamento in due sottoversioni cui si aggiunge una terza dotata di ala universale, in grado d’accogliere tutte le combinazioni d’armamento. La Mk.VC è la prima versione ad essere utilizzata come cacciabombardiere e a essere inviata oltremare.
La Mk.IX del luglio 1942 è appositamente concepita per contrastare il superiore Foke Wulf Fw.190 e vede varianti ottimizzate per operare a bassa, media ed alta quota.
È del 1943 la versione Mk.XII, che si avvale delle maggiori prestazioni del Rolls Royce Griffon.
Mentre la Mk.XIV del 1944 è in grado di contrastare i velivoli a reazione e i Fieseler Fi.103 (V.1) tedeschi.
La conclusione della guerra non arresta lo sviluppo del velivolo (F.21, F.22, F.24) e l’utilizzo che termina il 1° aprile 1954, diciotto anni e un mese dopo il volo del prototipo.
Piloti e specialisti dell’Aviazione Cobelligerante in un momento di riposo nelle vicinanze dei loro Spitfire
L’utilizzo dello Sptfire Mk.V da parte dell’Italian Co-belligerant Air Force
Il 24 maggio 1944 il Primo Ministro inglese Winston Churchill tiene alla Camera dei Comuni un discorso in cui valorizza l’apporto operativo dell’Aeronautica Co-belligerante nel settore balcanico affermando: “faremo il possibile per consegnare alla leale aviazione italiana aerei moderni de efficienti di produzione britannica”. Questo indirizzo rappresenta un tentativo di bilanciare e competere con le forniture aeronautiche statunitensi concretizzatesi nell’assegnazione dei Bell P.39 Aircobra e dei Martin A.30 Baltimore e continuato nel dopoguerra con la cessione di Supermarine Spitfire Mk.IX.
Tale determinazione si concretizza nella consegna sull’aeroporto di Canne, a sud di Termoli di 33 Spitfire Mk.V, 28 appartenenti alla versione base e 5 alla Mk.Vb.
Gli esemplari ceduti dai britannici sono bel lontani dall’essere gli auspicati “aerei moderni ed efficienti” essendo macchine costruite nel 1942, addirittura più vecchie dei macchi MC.205 e ampiamente utilizzate con compiti di appoggio tattico in nord Africa prima da piloti del 249° Sqd. della RAF e quindi per le esigenze di addestramento dei piloti del I Gruppo Caccia jugoslavo, divenuto operativo il 17 agosto 1944.
Il reparto che impiega il velivolo è il 20° gruppo del 51° stormo. Il mese di settembre viene speso nell’addestramento di piloti e specialisti, alla messa a punto delle macchine.
Per la successiva fase operativa il reparto si sposta il 20 ottobre 1944 sull’aeroporto di Galatina.
La prima missione avviene il 23 ottobre, l’impiego è analogo a quello degli altri velivoli co-belligeranti: scorta ad apparecchi da trasporto – impegnati nelle missioni di aviolancio ai partigiani jugoslavi – ed a bombardieri e assaltatori.
Nel carniere del 20° gruppo risulta un solo velivolo abbattuto: un isolato Junkers Ju.52.
Il 4 novembre 1944 non rientra dalla missione nella zona di Scutari il ten. Alberto Veronese. Veterano della 410a squadriglia in AOI, rimpatriato avventurosamente al crollo di quel teatro operativo, attivo partecipante a Roma al fronte militare clandestino dopo l’otto settembre, un altro coraggioso pilota che non vedrà la fine della guerra.
Il 26 gennaio 1945 il reparto si riporta sull’aeroporto di Canne.
Dal 1° febbraio ricomincia l’operatività del reparto che utilizza l’aeroporto della storica isola di Lissa per penetrare maggiormente in territorio jugoslavo.
All’aereo spetta la prerogativa di compiere l’ultima missione della Regia Aeronautica nel corso della II guerra mondiale, una ricognizione a vista sull’area di Zagabria effettuata l’8 maggio 1945.
A tale data risultano in carico al reparto 13 velivoli (8 efficienti) mentre altre due macchine sono presenti presso la Scuola Addestramento Bombardieri e Caccia di Frosinone.
Nel giugno 1947 esemplari del velivolo risultano ancora in carico al 51° Stormo (20° e 155° gruppo), che li affianca ai Mk.IX, in cessione dal maggio 1946.
Galatina (Lecce) 1944. Spitfire Mk.Vc del 20° Gruppo (51° Stormo) in decollo
Canne 1945. Fotogramma di un filmato realizzato dall’operatore
della RAF Eric W. Coop., per conto della Balkan Air Force agli Spitfire cobelligeranti