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Alfa Romeo A.R.126/128

Nel 1931 l'Alfa Romeo acquistò la licenza di fab­bricazione dei motori britannici Bristol « Mercury » e « Pegasus ». Fu appunto con un motore di quest'ultimo tipo, di costruzione Alfa Romeo, che Re­nato Donati conquistò l'11 aprile 1934 il primato mondiale di altezza con 14.443 m. su apparecchio Caproni Ca.113 Alta Quota.

Dal motore « Pegasus » la ditta sviluppò in suc­cessione i tipi seguenti (accanto ad ognuno sono citati i tipi di velivoli su cui ne è stata fatta l'in­stallazione).

 

1934: Alfa 125 R.C.35 (Breda 64; A.P.1; SIAI S.79 ed S.81)

Alfa 125 R.C.10

 

1935: Alfa 126 RC.34 (SIAI S.73, S.75, S.76, S.79, S.81, S.82, S.83, S.95; Cant Z.506B; A.P.1; Fiat G.12; Ca.135)

Alfa 126 R.C.10 (SIAI S.73, S.77; Cant Z.506C; Macchi C.94, C.100)

 

1937: Alfa 127 R.C.55 (Cant Z.506B)

Alfa 127 R.C.50 (Cant Z.506B)

 

1938: Alfa 128 R.C.21 (SIAI S.M.82, S.M.84)

Alfa 128 R.C.18 (SIAI S.75, S.79, S.M.82, S.M. 95; Fiat G.12)

 

1943: Alfa 131 R.C.14/50 (SIAI S.M.95)

Alfa 129 R.C.32 (SIAI S.M.82)

 

Alfa Romeo A.R.126

 

L'Alfa 128 era uno sviluppo diretto dell'Alfa 126. Sebbene la potenza erogata al di sopra dei 3.000 metri fosse la stessa del precedente tipo, risultava però maggiorata alle quote più basse. Ciò si otten­ne sostanzialmente mediante un aumento del rap­porto di compressione da 6,5 : 1 a 6,8 : 1 e del dia­metro dei diffusori del carburatore. L'albero mo­tore, i pistoni è il compressore (con rapporto 8,8:1) erano stati rinforzati; i pistoni, inoltre, disponevano di tre anelli di compressione e di due anelli ra­schiatori. Piuttosto inconsueto, per un motore stel­lare, l'uso di 4 valvole per cilindro. Sugli esemplari montati sulle ultime serie degli S.79 siluranti venne installato un iniettore di metanolo tipo De Luca per l'utilizzo in condizioni di emergenza e che consentiva un incremento di velocità di circa il 10%. Il compressore era del tipo centrifugo e il

riduttore, dei tipo epicicloidale, presentava un rap­porto di 0,655 tra i giri dell'elica e quelli dell'albero motore.

 

CARATTERISTICHE
alesaggio 146 mm.
corsa 190 mm.
cilin­drata totale 28,628 l.
peso a secco 515 kg.
lunghezza 1.328 mm.,

diametro 1.400 mm.

sezione frontale 1,54 mq.

 

PRESTAZIONI (con carburante a N.O. 87)

potenza al decollo da 900 a 960 CV a 2300 g/m

potenza normale al suolo da 800 a 820 CV a 2300 g/m

potenza normale in quota 860 CV a 2300 g/m a 1.800 m. (per la versione R.C.18; a 2.100 m. per la versione R.C.21);

potenza massima in quota, 880 CV a 2500 g/m a 2.500 m.

 

CONSUMI: consumo carburante, a potenza normale e a quota normale, 245 gr/CV/h; idem, al 60-70% o della potenza

normale e a quota normale, 205=210 gr/CV/h. Consumo

lubrificante, da 6 a 9 kg/h.

 

N.B. - Fra gli studi di installazione di motori di questa serie a tipi di velivoli rimasti allo stadio di progetto ricor­diamo quelli del Ca.315 (monoplano bimotore della serie « Libeccio »), del Ca. 711 (monoplano monomotore della fine dei 1939) e dell'Avia LM.51 (monoplano monomotore

cargo » del 1943), i primi due con l'Alfa 126 R.C.34 e il terzo con l'Alfa 128 R.C.18. Rammentiamo, inoltre, che la sigla R denotava « riduttore », la sigla C « compres­sore » e il numero di due cifre immediatamente seguente esprimeva, in ettometri, la quota critica di ristabilimento della potenza normale.

 

Alfa Romeo A.R.128

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